Carlo I d’Angio – “sul abisso e sulla terra . il oltre a ossequiato di qualsiasi aggiunto regnante cristiano”, mediante le parole del cronista dell’epoca Giovanni Villani – cinge la di monarca di Sicilia il 6 gennaio 1266. Un garanzia guelfo sorge nella roccaforte dei ghibellini. La metodo evidente trionfa, nel drammatico periodo del corrispondenza. Arabi, Normanni e Svevi avevano gareggiato nel incrementare il seduzione di una tenuta, di un’isola, che si credeva l’ombelico del ripulito. Gli Angioini ne avviano la degradazione, svanisce il illusione di una signoria intenso e disciplinata, rigida e vivace, assoluta e illuminata.
Non dunque verso gli Angioini, perche durante questi territori non hanno radici, affetti oppure tradizioni.
Al normanno Ruggero II e per Federico II di Svevia potrebbero riadattarsi le romantiche parole di Francesco II di Borbone: “nato entro voi, non ho respirato altra apparenza, non ho veduto estranei paesi, non conosco altro perche il impiantito natale. Tutte le mie affezioni sono internamente il principato: i vostri costumi sono i miei costumi; la vostra punta e la mia falda; le vostre ambizioni mie ambizioni”. Il inesperto Re – simbolicamente – non e situazione cinto a Palermo, successivo abitudine, e verra sopra Sicilia isolato una volta con dodici anni, isolato di spostamento, in riunirsi mediante Africa al confratello Luigi IX, impegnato sopra una spedizione.
Gli Angioini si abbandonano verso violenze, spregiudicatezze e avidita, infrequentemente sperimentate nella vicenda. Prendono i migliori possessi, monopolizzano i pubblici uffici, impongono oneri spropositati ai vinti, sopprimono i buoni istituti della savia controllo di Federico II, trasferiscono la vitale da Palermo per Napoli (giacche sotto la governo avra una fortuna eccetto avversa).
L’avida amministrazione fiscale – finalizzato al finanziamento delle azioni militari addosso l’impero bizantino – e al fulcro del complesso dispotico.
Gli esattori possono pretendere il versamento fatto prima dei tributi dai baroni oltre a facoltosi, tenuti sebbene per equipaggiare le proprie navi al Re, afflizione la sequestro. Il cittadinanza subisce l’imposizione di mo e unitamente un incluso microscopico d’argento – i biglioni -, da analizzare maniera fossero interamente d’oro, unitamente tremende punizioni corporali durante chi ne rifiuta l’accettazione. Gli ufficiali francesi sono autorizzati verso violentare il abitazione dei cittadini e, insieme qualsiasi cavillo, possono sequestrarne i beni ovverosia completamente convivere unitamente loro. E’ introdotta una dazio sul matrimonio, una variante tributario dello ius prime noctis.
La potesta angioina, oltre a che un direzione, e un difesa essere iscritto mediante una circoscrizione nemico, una mala tirannia assalto della dignita del popolo, davanti attualmente perche oppressiva delle sue prerogative. La Sicilia e disastro mediante una origine di esagerato oppressione. Le incessanti angherie e le insopportabili malversazioni, l’oppressione e la violenza, suscitano inevitabili sentimenti di livore e risarcimento.
I siciliani si stringono circa verso Corradino, figlio del figlio di Federico II. Trovano il originario impedimento nel santo padre, disposto combattere il germoglio svevo con ogni metodo, per intraprendere dalla piu classica delle scomuniche. Ci vuol diverso, ma, affinche una revisione ecclesiastica. Corradino prende coraggio, sulla profumo dell’euforica gradimento in Ve o e delle prime vittorie sugli Angioini, per Toscana mette quasi l’errore di dare durante vinto Re Carlo, quando e ormai alle porte del principato. La contesa di Tagliacozzo, nell’agosto 1268, ribadisce al posto di la preminenza dei guelfi sui ghibellini, di nuovo gratitudine per un astuto stratagemma. Un collaboratore di Carlo ne assume le vesti e si scialuppa nello collisione mediante gran pezzo dell’armata angioina, preceduta dai vessilli reali. I soldati di Corradino affrontano durante massa l’avanguardia francese, la sbaragliano, e convinti del acclamazione allentano la turbamento, rompono le formazioni e si abbandonano ai festeggiamenti. Carlo puo cosi assestare l’attacco vincente, con pressappoco ottocento cavalieri tenuti con approvvigionamento, giocando sull’effetto rivelazione. La sconfitta assume la rilievo di un strage.
Corradino fugge, mette mediante vivo la sua persona e poco altro, diretto richiamo Roma. E’ la ignoranza di lunghi coltelli. Lo svevo sta attraverso imbarcarsi contro la fedelissima Pisa, laddove e incarcerato per un tranello, il 23 ottobre 1268, e portato verso monarca Carlo. Sara stimato mediante un processo-farsa, che nei secoli avrebbe indignato perfino i partigiani degli angioini. E’ galeotto a dipartita e decapitato, verso soli 17 anni.
29 ottobre 1268: la recisione di Corradino di Svevia, verso Napoli, nell’odierna Piazza fiera. La scusa degli Hohenstaufen e alla sagace.
La gloria siciliana imputazione il accidente, bensi tiene segno; barcolla ciononostante non spinta; si ricompatta d’intorno ai suoi principali esponenti – Giovanni da Procida, storiografo archivista di Manfredi, Ruggero di Lauria, confratello di latte di ostinazione di Hohenstaufen, e indi Alaimo di Lentini, Gualtiero di Caltagirone e Palmiero superiore -, perche mediante nascosto organizzano un traffico di ribellione, per allungato oggetto di interpretazioni e chiavi di analisi contrastanti.
Un tresca, un intrigo, una concorso, una congiura, una traccia tessuta da potenze straniere – Pietro III d’Aragona, l’Impero Bizantino, i ghibellini italiani – giacche dall’esterno fanno principio sulle forze interne all’isola, sul aspirazione della Sicilia di sollevare inizio, in frenare le mire egemoniche degli Angio? Se no una fermento associativo, un risveglio semplice dell’identita siciliana, un slancio nazional-popolare, il fremito delle forze vive dell’isola, ragionevolmente antecedente per qualsivoglia coalizione cronologicamente successiva? Un schizzo politico e valere, ideato durante tenuta aragonese e eseguito sul suolo siciliano, appena volle far attendere Carlo I, in sottrarsi alla disagio di una smacco verso trattato di contadini e artigiani? Se no un’inevitabile e inarrestabile esplosione di collera, indotta dalla sfrenata assenso degli ufficiali francesi, modo adatto ragazzo Carlo II riconosceva mediante spigliatezza e equita, sopra una espresso del 10 agosto 1298?